La restauratrice indaga
il tema della conservazione delle materie plastiche nell’arte contemporanea e
nel design.
Come si legge nella
prefazione di L.Borgioli al testo, “Il termine plastica suscita
sentimenti contraddittori a seconda dell’età e della storia dell’interpellato.
Per chi è nato nella prima metà del secolo scorso parlare di plastica è un po’
parlare del parente povero [...] del materiale “vero”, il metallo, il tessuto,
il legno. Per i più giovani esiste invece la plastica, e in seconda battuta il
metallo, il tessuto, sempre meno il legno. Per un ecologista è quella cosa
nefanda che soffoca i delfini. Per molti un incubo nella raccolta
differenziata. [...].Ecco riunite in modo organico informazioni sulle varie
classi chimiche, le miriadi di additivi, i metodi di produzione, l’influenza
sull’arte e sul design, un testo che potrà quindi essere consultato da
restauratori e curatori dei musei, da storici dell’arte e da semplici
appassionati...”